Ti tengo le mani e resto zitto ad ascoltare le parole della pelle.
Siamo vicini eppure sento il rumore di un silenzio profondo che ci divide, che ci lancia lontani.
Tu odori di cose che non mi appartengono, odori di vite vissure lontano da me, odori di mille uomini diversi che ti hanno stretta prima di me e ti hanno toccata e baciata e scopata.
Odori di questo silenzio che non si placa mai e che nessuno di noi due riesce a riempire.
Ho paura. Ho una paura viscida dentro di me e se chiudo gli occhi posso sentirla salire dallo stomaco.
Ti tengo le mani per aggrapparmi, per non sentirmi troppo piccolo davanti alla miriade di coriandoli di vita che la tua pelle trasuda.